La società

L’artista deve fare una scelta di campo, ha il dovere di prendere posizione. L’arte deve essere anche la manifestazione di una idealità. L’opera “aperta” che ognuno può interpretare come meglio crede ha spesso il limite di non far prendere posizione ideale o morale all’artista e allo spettatore. Trasformare la posizione ideale in arte è difficile: si cade spesso nell’ovvio e nel banale, ma è una necessità. L’artista non deve essere ambiguo, né lasciare che il suo lavoro sia interpretabile, deve invece essere chiaro e trasparente nella sua posizione a favore o contro, e ciò deve essere riconoscibile nel suo lavoro.

Comprendo che il limite di tutto questo può essere la mancanza della libera interpretazione dell’opera d’arte. L’opera deve avere in sé una potenza che è data anche dall’idea che esprime e dal coraggio dell’artista. Anche quando non si condivide l’idea, se ne riconosce il valore: è di questa natura il mio amore per Sironi.

Troppe sono le questioni sociali aperte che hanno bisogno di trovare una soluzione, una dialettica, posizioni nuove. C’è bisogno di bellezza, di ricerca, di approfondimenti in un mondo superficiale e standardizzato. C’è bisogno di arte e della sua ricerca, che ne è l’essenza.